15 Regioni Italiane su 20 hanno attivato riconoscimenti per le aziende che gestiscono le operazioni agronomiche, mitigandone gli effetti sull’ambiente e per contrastare il crescente fenomeno di erosione. Queste pratiche, infatti, promuovono meccanismi di resilienza al cambiamento climatico, incrementando l’attività biologica del suolo, l’accumulo di carbonio organico e dunque la fertilità dei nostri campi. A ciò, aggiungiamo che la sola adozione di tecniche a basso impatto ambientale, in base alle esperienze delle aziende agricole dell’ Agricoltura Blu, comporta risparmio ed una riduzione dei costi di gestione. Eliminare l’aratura profonda del suolo porta infatti ad una contrazione della spesa di circa 200 €/ Ha ed un aumento delle rese (frumento duro, ortaggi) del 20% in quanto aumenta anche la densità del terreno.
Ridurre progressivamente le lavorazioni fino ad arrivare alla “non lavorazione”
La regola principale dell’ Agricoltura Blu è ridurre il disturbo del suolo e non invertire mai gli strati. La diminuzione dell’intensità e della profondità delle lavorazioni, associata ad un minor numero di passaggi e transiti sui terreni, permette infatti di aumentare la fertilità del suolo. L’attività biologica non perturbata ed, in particolare, l’attività dei lombrichi, prende man mano il posto degli interventi meccanici, completando l’azione di riorganizzazione e strutturazione del suolo fatta dalle radici. Dunque, è opportuno effettuare una minima lavorazione, seguito dalla semina, oppure la semina diretta con seminatrici da sodo.
Copertura del suolo con residui colturali, anche di cover crop, e le Rotazioni.
Per la sua capacità di trattenere acqua, migliorare la struttura e fissare gli elementi nutritivi, la sostanza organica è il pilastro della fertilità dei suoli. Lasciare o restituire i residui colturali sulla superficie del suolo ha prima di tutto questa finalità. Questi, insieme alle “cover crop”, assicurano la copertura permanente del suolo, permettono l’alimentazione in continuo dell’attività biologica e hanno un positivo effetto di controllo sulle infestanti. La scelta delle colture di copertura deve tener conto delle caratteristiche chimico-fisiche del suolo in quanto esse possono svolgere una funzione di azoto-fissazione e quindi di miglioramento della fertilità del suolo.
Conoscenza agronomica e Agricoltura Smart
La dematerializzazione digitale di tutto ciò che in azienda consente all’operatore di condurre le operazioni in modo preciso e sostenibile e permette al consumatore di poter riconoscerne il valore aggiunto, rintracciando l’origine geografica con un QRcode. A supporto delle decisioni degli operatori e dei tecnici sono giunte da decenni tecnologie come il telerilevamento, sistemi GNSS, la meccatronica e l’utilizzo di app da smartphone che permettono di gestire la variabilità dei campi e sviluppare piani per l’uso di fertilizzanti e semina, in base alle reali esigenze del sistema suolo-pianta e, quindi, alla variabilità agro-climatica.